Motore magnetico: soluzione al problema energetico?

 

Il riscaldamento globale e la continua crescita del fabbisogno energetico del pianeta stanno intensificando la ricerca di metodi alternativi e biosostenibili per produrre energia. Si spera che, in un futuro non troppo lontano, le fonti di energia rinnovabili possano sostituire i combustibili fossili, che sono la causa principale dell’inquinamento del pianeta. Tra le tante soluzioni, una in particolare ha scatenato polemiche e ampi dibattiti sul web: il motore magnetico.

 

  NELL’ARTICOLO —  Cosa sono un motore e un campo magnetico; il funzionamento del motore magnetico di Perendev, analizzando la fisica che si cela dietro le sue parti meccaniche e confutando la tesi che possa generare un moto perpetuo convertibile in energia illimitata.

Il sogno, o meglio l’utopia, che si pone alla base dei motori magnetici è un concetto tanto semplice quanto improponibile dal punto di vista fisico: sfruttare una particolare disposizione dei magneti e l’interazione tra essi per generare un moto perpetuo, che possa produrre energia illimitata.save_energy_large_inside-300x120 Motore magnetico: soluzione al problema energetico?

Potrebbe esservi capitato di guardare video sul web in cui, una volta avviato, questo tipo di motore continua il suo moto in modo del tutto autonomo. In tali dimostrazioni si fa credere che questo continuo movimento sia perpetuo e possa generare energia illimitata.

Vedremo come questo concetto sia improponibile dal punto di vista fisico e si scontri con la definizione stessa di motore.

Cosa è un motore?

engine-300x225 Motore magnetico: soluzione al problema energetico?

Motore a scoppio: una macchina che converte energia chimica in energia meccanica.

Una definizione formale e tecnica del termine motore è la seguente:

un motore è una macchina capace di trasformare una sorgente di energia in energia meccanica o lavoro meccanico continuo.

Come spesso accade, non bisogna commettere l’errore di pensare che il motore sia una macchina che genera energia. Infatti, il principio di conservazione dell’energia afferma che l’energia non può essere né creata né distrutta ma solamente trasformata da una forma all’altra. Quindi, qualsiasi motore non crea energia ma si limita a trasformarla da una forma ad un’altra.

Energia magnetica

Prima di giungere al concetto di energia magnetica, definiamo cosa è un magnete che, come vedremo successivamente, è una parte essenziale di quello che sarà il nostro motore magnetico.magnet-300x216 Motore magnetico: soluzione al problema energetico?

Magneti a forma di cavallo. I due magneti presentano polarità diverse alle due estremità.

Per esperienza diretta, posti vicini due magneti, sappiamo che si attrarranno o si respingeranno a seconda dell’orientamento dei rispettivi poli.

Un magnete è un oggetto costituito da particolari materiali che, se magnetizzatoha la capacità di generare un campo magnetico, cioè un campo di forze – una regione dello spazio in cui sono sensibili le forze di attrazione e repulsione esercitate dal magnete stesso.

L’energia magnetica è l’energia associata al campo magnetico di forze che provoca la repulsione o l’attrazione dei due magneti e il conseguente moto di uno o di entrambi.

Motori magnetici e il motore di Perendev

Definiti i concetti di motore e di energia magnetica, possiamo analizzare come è fatto un motore magnetico.

Per cominciare, risulta evidente che il motore magnetico è una macchina che utilizza come sorgente di energia l’interazione tra più magneti con lo scopo di produrre lavoro meccanico continuo.

Mike-MacInnes_magnet-motor_XuFPezT1WJ8_400-300x218 Motore magnetico: soluzione al problema energetico?

Prototipo di un motore magnetico di Perendev. Il magnete fisso esterno è vincolato da alcuni binari, su cui è libero di muoversi per azionare il rotore.

Non pochi si sono cimentati nell’impresa di costruire un motore magnetico funzionante; tra i vari prototipi realizzati, ne esiste uno che è diventato un punto di riferimento della comunità: il motore di Perendev.

Il motore di Perendev è composto da:
• un rotore, cioè una struttura meccanica capace di ruotare, sulla cui circonferenza sono posti dei magneti;
• un magnete esterno fisso.
A causa dell’interazione tra i magneti posti sul rotore con il magnete esterno fisso, si genera una forza magnetica capace di azionare il motore.

Una volta avviato, il rotore continua il suo moto rotatorio.

L’utopia dell’energia infinita

Purtroppo, i motori magnetici non sono il Sacro Graal dell’energia pulita, poiché non possono generare energia illimitata.

In effetti, il motore di Perendev è un motore del tutto funzionante ma, ricordando la definizione di motore precedentemente data, è “solo” una macchina capace di trasformare energia; in questo caso, energia magnetica in energia meccanica.

Non si può creare energia dal nulla.
 

Non sono pochi gli articoli, i video o le dimostrazioni in cui si cerca di far passare un semplice motore magnetico come un meccanismo perfetto, capace di superare ogni legge della fisica e produrre energia illimitata dal nulla.

Scopriamo da dove proviene questa illimitata energia (che non è realmente illimitata), prodotta dai motori magnetici.

La spiegazione fisica

Se sognavate una macchina capace di generare energia pulita illimitata dal nulla, mi dispiace ma la fisica vi contraddice.

Per prima cosa, la fisica classica e le leggi della termodinamica escludono qualsiasi tipo di moto perpetuo in grado di fornire energia illimitata. Infatti, come detto precedentemente, per la legge della conservazione dell’energia, non si può creare energia dal nulla.

A questo punto sorge spontanea una domanda: come è possibile che un motore magnetico continui a mantenere il suo moto per un periodo illimitato di tempo continuando a generare energia?

Per prima cosa, smentiamo subito il fatto che il motore magnetico, una volta messo in funzione, generi energia illimitata.

animated-lines-300x295 Motore magnetico: soluzione al problema energetico?

Linee di forza del campo magnetico di una sezione di un motore magnetico di Perendev.

Infatti, il motore magnetico non fa altro che convertire l’energia magnetica, dovuta all’interazione tra i magneti, in energia cinetica che si manifesta con la rotazione del rotore. A sua volta, l’energia potenziale iniziale, che il sistema ottiene in virtù della posizione reciproca tra i magneti, è stata fornita precedentemente dall’esterno attraverso il lavoro compiuto per posizionare le componenti del motore nella posizione di partenza.

Di conseguenza, una volta messo in funzione, il motore magnetico non fa altro che immagazzinare il lavoro inizialmente fornito dall’esterno in un sistema in cui l’energia è di volta in volta trasformata da cinetica a potenziale.

Come se non bastasse, dopo un certo periodo di tempo, il rotore del motore si deve necessariamente fermare: questo perché l’energia iniziale del sistema diminuisce col passare del tempo per l’attrito e la conseguente dispersione di energia sotto forma di calore.
Ciò non avverrebbe nel caso in cui il motore venisse posto nel vuoto dove, una volta avviato, il rotore continuerebbe a girare senza mai fermarsi. Questo non significa che l’energia prodotta dal motore sarebbe illimitata: infatti, se, per esempio, collegassimo il rotore ad un generatore capace di trasformare il lavoro continuo in energia elettrica, il rotore si fermerebbe nel momento in cui tutta l’energia immagazzinata dal sistema verrebbe trasformata in energia elettrica, creando una condizione di equilibrio tra i magneti.

Il segreto non è il motore, ma la fonte

Dopo aver analizzato rapidamente i concetti di motore, di magnete, di energia magnetica e scoperta la verità fisica dietro i motori magnetici, risulta evidente come tali macchine non possano essere la soluzione finale al “problema dell’energia”.

La soluzione al problema energetico mondiale deve essere ricercato nelle fonti di energia biosostenibili, piuttosto che in macchinari o dispositivi che promettono di creare un’energia che non può essere creata dal nulla, ma solamente trasformata da una fonte ad un’altra.

 

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